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Quando è necessaria una protesi di ginocchio?

Dottor Lorenzo Monti Chirurgo Ortopedico

Il ginocchio è una delle articolazioni più importanti e sollecitate del corpo umano. Con il passare degli anni o in seguito a traumi, può andare incontro a un progressivo deterioramento che compromette la qualità della vita. In alcuni casi, l’unica soluzione efficace è l’intervento di sostituzione articolare con una protesi. Ma quando è necessaria una protesi di ginocchio? In questo articolo approfondiremo i segnali da non sottovalutare, le patologie più comuni che portano all’intervento, le alternative terapeutiche e tutto ciò che è utile sapere prima di affrontare questa scelta.

Cos’è la protesi di ginocchio?

La protesi di ginocchio è un impianto artificiale che sostituisce, in parte o totalmente, l’articolazione danneggiata. Questo dispositivo è progettato per replicare la funzionalità del ginocchio naturale, riducendo il dolore e migliorando la mobilità.

L’intervento può essere:

  • Totale (Protesi Totale di Ginocchio - PTG), quando tutte le componenti articolari vengono sostituite.
  • Parziale (Protesi Monocompartimentale), quando solo una parte dell’articolazione (di solito il compartimento mediale o laterale) è coinvolta.

Quando è necessaria una protesi di ginocchio?

La decisione di impiantare una protesi non è mai immediata e dipende da molteplici fattori. In generale, la protesi di ginocchio è necessaria quando il dolore e la rigidità dell’articolazione compromettono in modo significativo la qualità della vita e le terapie conservative non sono più efficaci.

Ecco i principali segnali che possono indicare la necessità di una protesi:

1. Dolore cronico e persistente

Il dolore che si manifesta anche a riposo o durante il sonno, e non solo durante l’attività fisica, è uno dei primi campanelli d’allarme. Se il fastidio diventa quotidiano, intenso e resistente agli antidolorifici, potrebbe essere il momento di valutare l’intervento.

2. Limitazione nei movimenti

Quando alzarsi da una sedia, salire le scale o camminare diventano gesti difficoltosi, è probabile che l’articolazione sia compromessa al punto da rendere inefficaci i trattamenti conservativi.

3. Deformità articolare

La presenza di ginocchio varo o valgo, ovvero un disallineamento visibile dell’articolazione, è spesso indice di un’usura avanzata. In questi casi, la protesi può ripristinare l’asse corretto e prevenire ulteriori danni.

4. Fallimento delle terapie conservative

Se fisioterapia, infiltrazioni, perdita di peso e farmaci non portano benefici duraturi, l’intervento può rappresentare l’unica soluzione per recuperare una buona qualità di vita.

Le principali patologie che portano alla protesi di ginocchio

La protesi di ginocchio è spesso la risposta a patologie croniche degenerative, tra cui:

1. Artrosi del ginocchio (gonartrosi)

È la causa più comune. Si tratta di una degenerazione della cartilagine articolare che comporta attrito, infiammazione e dolore. Colpisce soprattutto le persone sopra i 60 anni, ma può manifestarsi anche in soggetti più giovani in seguito a traumi o predisposizione genetica.

2. Artrite reumatoide

Questa malattia autoimmune può colpire il ginocchio causando infiammazione cronica e danni articolari irreversibili. Nei casi gravi, la protesi diventa necessaria per alleviare i sintomi e migliorare la funzionalità.

3. Esiti post-traumatici

Incidenti, fratture o lesioni importanti al ginocchio possono alterare in modo permanente la biomeccanica articolare. In questi casi, la protesi è una soluzione per ristabilire la mobilità.

Diagnosi: come si valuta la necessità della protesi?

La valutazione diagnostica avviene tramite:

  • Visita specialistica ortopedica: il medico analizza la storia clinica, i sintomi e la funzionalità dell’articolazione.
  • Radiografie e risonanza magnetica: fondamentali per verificare lo stato di usura dell’articolazione e il coinvolgimento delle strutture circostanti.
  • Test funzionali: aiutano a misurare l’ampiezza di movimento, la forza muscolare e la stabilità del ginocchio.

Alternative alla protesi di ginocchio

Prima di arrivare all’intervento, vengono sempre esplorate terapie conservative:

1. Fisioterapia

Un percorso di riabilitazione mirato può migliorare forza, equilibrio e mobilità, riducendo temporaneamente i sintomi.

2. Farmaci antinfiammatori

Utilizzati per ridurre dolore e gonfiore, ma non arrestano il processo degenerativo.

3. Infiltrazioni articolari

Possono essere a base di cortisone o acido ialuronico, con lo scopo di lubrificare l’articolazione e attenuare il dolore.

4. Perdita di peso

Un calo ponderale riduce il carico sull’articolazione, migliorando i sintomi nei pazienti in sovrappeso o obesi.

L’intervento chirurgico: cosa aspettarsi

Quando tutte le altre opzioni falliscono, l’intervento rappresenta la scelta più efficace. L’operazione dura generalmente tra 60 e 90 minuti e viene eseguita in anestesia spinale o generale.

Fasi dell’intervento:

  • Rimozione delle superfici articolari danneggiate
  • Posizionamento della protesi in metallo e plastica
  • Controllo della mobilità e della stabilità del ginocchio

La degenza post-operatoria dura in media 3-5 giorni, seguita da un programma riabilitativo personalizzato.

Tempi di recupero dopo la protesi di ginocchio

Il recupero completo avviene generalmente entro 3-6 mesi. Già dopo le prime settimane, il paziente riesce a camminare con l’ausilio di stampelle e a riprendere le normali attività quotidiane. Dopo 2-3 mesi, è possibile tornare a svolgere attività leggere come camminate, cyclette o nuoto.

L’aderenza al programma riabilitativo è fondamentale per ottenere un buon risultato e preservare la durata dell’impianto, che può superare i 15-20 anni con una corretta gestione.

Protesi di ginocchio: rischi e complicanze

Come ogni intervento chirurgico, anche la protesi comporta dei rischi, seppur rari. Tra i principali:

  • Infezioni
  • Trombosi venosa profonda
  • Problemi di allineamento o instabilità
  • Dolore persistente

Tuttavia, la chirurgia moderna e l’utilizzo di tecniche mininvasive hanno notevolmente ridotto l’incidenza di complicanze.

Quando è necessaria una protesi di ginocchio? La risposta non è univoca e dipende da numerosi fattori clinici e personali. In generale, quando il dolore, la limitazione funzionale e la scarsa qualità della vita diventano insostenibili, e le terapie conservative non sono più efficaci, l’intervento rappresenta una valida soluzione.

Grazie ai progressi della medicina e alla qualità degli impianti disponibili oggi, la protesi di ginocchio consente di recuperare autonomia, mobilità e benessere. È fondamentale rivolgersi a uno specialista ortopedico di fiducia per una valutazione completa e personalizzata, in grado di guidare il paziente verso la scelta migliore per la propria salute.

FAQ - Domande frequenti

Quanto dura una protesi di ginocchio?

In media, tra i 15 e i 20 anni, ma può durare anche di più in base all’età, al peso e allo stile di vita del paziente.

Si può camminare normalmente dopo l’intervento?

Sì, con la giusta riabilitazione, la maggior parte dei pazienti recupera una camminata fluida e senza dolore.

Qual è l’età ideale per una protesi di ginocchio?

Non esiste un’età fissa: la decisione dipende dallo stato dell’articolazione e dal livello di dolore e disabilità, anche in pazienti giovani.

La protesi scatta o fa rumore?

No, se posizionata correttamente, la protesi non causa rumori durante il movimento.

Protesi di Ginocchio
Chirurgo Ortopedico